Dopo aver svolto le funzioni di artiglieria campale mobile, a partire dal 1945 venne impiegato quasi esclusivamente nel ruolo di fuoco di sostegno ravvicinato ai reparti di fanteria.

Caratteristiche Tecniche
Equipaggio:
4 uomini
Peso:
10.800 kg
Motore:
2 GAZ a 6 cilindri a benzina da 70 hp ciascuno
Dimensioni:
- Lunghezza 4,88 mt
- Larghezza 2,73 mt
- Altezza 2,17 mt
Prestazioni:
- Velocità massima su strada 45 km/h
- Autonomia su strada 450 km
- Guado 0,89 mt
Armamento:
- 1 cannone da 76,2 mm e 1 mitragliatrice da 7,62 mm

 
Foto: Alcuni SU-76 in attesa di prendere parte ad una di quelle pesanti azioni di artiglieria che venivano svolte di solito prima di ogni grossa operazione dell'Armata Rossa. La struttura aperta del SU-76 deve aver reso la vita molto difficile ai serventi nelle condizioni ambientali mostrate nella foto.  

Cenni Storici
Durante i giorni disperati del 1941 l'Armata Rossa perdette tanti materiali che i pianificatori sovietici furono costretti ad assumere come priorità assoluta la produzione a massa; a tale scopo scelsero, per l'impiego futuro, solo pochi tipi di mezzi. Uno di questi fu il cannone ZIS-3 da 76,2 mm, che si rivelò non soltanto un eccellente pezzo da campagna, ma anche, per quel periodo, un buon cannone controcarri. Con l'adozione del ZIS-3 in grande quantità, l'Armata Rossa di spose di un'ottima arma, specialmente quando si presentò l'opportunità di renderla semovente.
Gli eventi del 1941 avevano rivelato ai sovietici la pratica inutilità dei carri leggeri e venne perciò deciso il loro ritiro sia dal servizio che dalla produzione. Rimase tuttavia in piedi una linea di produzione per il carro leggero T-70 che fu deciso di trasformare per accogliere il cannone ZIS-3 allo scopo di disporre di un'arma controcarri spiccatamente mobile. Nacque così il SU-76. L installazione del cannone da 76,2 mm e di 62 proietti non presento difficoltà, ma lo scafo del T-70 dovette essere leggermente allargato, con l'aggiunta di un'altra ruota portante per sostenere il maggior peso. Nei primi esemplari il cannone era installato al centro, ma in quelli successivi venne spostato sulla sinistra. Lo spessore massimo della corazzatura fu di 25 mm.

 
  Foto: Soldati dell'Armata Rossa in attacco sotto il fuoco di sostegno ravvicinato di cannoni SU-76.

I primi SU-76 apparvero alla fine del 1942 e soltanto alla metà del 1943 i sovietici ne disposero in quantità considerevole. A quell'epoca però il cannone ZIS-3 aveva perduto gran parte della sua superiorità di fronte al costante ispessimemo della corazza dei carri tedeschi e così il SU-76 venne gradualmente passato al compito di sostegno diretto di fuoco alle formazioni di fanteria. Venne mantenuta una certa capacità controcarri con l'introduzione di nuove munizioni perforanti ma verso la fine della guerra il SU-76 venne radiato e sostituito da veicoli con cannoni di maggior calibro. Entro il 1945 molti SU-76 vennero assegnati ad altri compiti. Il sistema abituale fu quello di togliere il cannone e utilizzare il veicolo per il trasporto di rifornimenti e munizioni, o come trattore di artiglieria, o come veicolo recupero corazzato leggero. Su alcuni esemplari venne installato un cannoncino contraerei.
Dopo il 1945, dato che esisteva una certa disponibilità di SU-76, i sovietici cedettero il mezzo a molte nazioni amiche, comprese la Cina e la Corea del Nord. Altri esemplari andarono alle forze armate di alcuni Paesi del Patto di Varsavia. E' dubbio che i nuovi destinatari siano stati entusiasti dei SU-76, perché si trattava pur sempre di un veicolo d'emergenza, approntato in guerra, che non offriva alcuna comodità dell'equipaggio. Eccetto pochi esemplari che furono provvisti di un tetto corazzato, lo scomparto equipaggio del SU-76 era infatti esposto agli agenti atmosferici ed il pilota sedeva vicino ai due motori senza alcun tramezzo di separazione.
Come è stato descritto, il SU-76 cominciò la sua vita operativa quale arma controcarri mobile e la finì quale arma di artiglieria. In questo secondo compito fu senz'altro molto utile, ma in sostanza fu un espediente frettoloso passato in produzione in un momento di necessità disperata.

Bibliografia: Vedi pagina contatti

 

 

Cannone Semovente SU-76