Con il suo cannone da 128 mm e la corazzatura anteriore da 250 mm, fu un'arma possente quanto ad armamento e protezione, ma il motore non aveva tutta la potenza necessaria per un mezzo così pesante.

Caratteristiche Tecniche
Equipaggio:
6 uomini
Peso:
76.000 kg
Motore:
Maybach HL 230 a benzina da 600-700 hp
Dimensioni:
- Lunghezza totale 10,654 mt
- Larghezza 3,625 mt
- Altezza 2,945 mt
Prestazioni:
- Velocità massima su strada 34,6 km/h
- Autonomia su strada 170 km
- Guado 1,65 mt, Pendenza 70%, Gradino 0,85 mt, Trincea 3 mt

Cenni Storici
Nel 1943, era ormai un sistema ben consolidato in Germania che appena veniva prodotto un nuovo carro se ne costruisse un versione a sovrastruttura fissa, con limitata possibilità di brandeggio. Avvenne così anche per il carro pesante Tiger II (o Konigstiger): dopo averne costruito nell'Ottobre del 1943 un modello in ferro a grandezza naturale quale Panzeräager superpesante, nel 1944 se ne cominciò la produzione in serie battezzandolo Panzerjäger Tiger Ausf B, comunemente conosciuto come Jagdtiger.
Lo Jagdtiger fu il veicolo corazzato più pesante e più potente della Seconda guerra mondiale: pesava ufficialmente almeno 70.000 kg ma, quando completo di equipaggio (sei uomini), di materiale da combattimento extra e di munizioni, il suo peso saliva a 76.000 kg, gran parte del quale determinato dalla corazzatura, che sulla piastra anteriore della sovrastruttura aveva lo spessore di 250 mm. In origine, l'armamento principale era un cannone controcarri Pak 44 da 12,8 cm, successivamente sostituito dal Pak 80, un modello simile. Vi fu un momento in cui la carenza di tali cannoni, provocata dalle incursioni aeree alleate, costrinse i tedeschi a montare un pezzo molto più piccolo, il Pak 43/3 da 8,8 cm. I cannoni da 12,8 cm furono i più potenti mezzi corazzati impiegati da tutti i belligeranti nella Seconda guerra mondiale, ma a causa delle grosse dimensioni il munizionamento di bordo era solo di 38 o 40 colpi. Il mezzo disponeva per la difesa vicina di due mitragliatrici da 7,92 mm.
Senza dubbio lo Jagdtiger fu un veicolo massiccio e potente quanto a protezione ed armamento, ma quanto a mobilità era molto ingombrante. Montava lo stesso motore dello Jagpanther ma, essendo molto più pesante di questo, doveva sfruttare continuamente il massimo della potenza del motore stesso con notevole aumento del consumo di carburante ed una corrispondente riduzione dell'autonomia; fuoristrada lo Jagdtiger non superava i 14,5 km e la massima autonomia su terreno vario era di 120 km. Ciò riduceva il veicolo ad una specie di fortino difensivo mobile, comunque utile, perché, quando entrò in servizio, la Germania era ormai costretta alla difensiva su tutti i fronti. La produzione dello Jagdtiger venne affidata alla Nibelungenwerk a St.Valentin, la quale ne produsse 70 esemplari soprattutto a causa, come al solito, dei danni prodotti dalle incursioni aeree alleate sia alle attrezzature di produzione sia alle linee di rifornimento delle materie prime.
Alla fine della guerra esistevano due tipi di Jagdtiger: uno con sospensioni Henschel; uno, prodotto in un secondo tempo, con un assale portante i più e sospensioni Porsche. In entrambe le versioni gli Jagdtiger risultarono enormemente ingombranti tanto che, sebbene sulla carta fossero i veicoli da combattimento più pesantemente armati e protetti della Seconda guerra mondiale (e lo restarono per molti anni dopo), la potenza del loro motore, largamente insufficiente, li trasformò praticamente in poco più che piattaforme mobili per armi.

Bibliografia: Vedi pagina contatti

 

 

 

Cacciacarri
Jagdtiger