Forse il più brutto modello di carro del periodo in esame, era un Cromwell allungato armato con un cannone da 76,2 mm. Fortunatamente per gli equipaggi carristi britannici, venne adottato in sua vece lo Sherman Firefly.

Caratteristiche Tecniche
Equipaggio:
5 uomini
Peso:
33.022 kg
Motore:
Rolls-Royce Meteor a 12 cilindri a V a benzina da 600 hp
Dimensioni:
- Lunghezza totale 8,147 mt
- Larghezza 2,9 mt
- Altezza 2,775 mt
Prestazioni:
- Velocità massima 51,5 km/h
- Autonomia 193 km
- Guado 1,37 mt con preparazione, Gradino 0,914 mt, Trincea 2,59 mt

Foto: Challenger armato con cannone da 76,2 mm

Cenni Storici
Il carro incrociatore Challenger prodotto durante la Seconda Guerra Mondiale non aveva nessuna rassomiglianza con il potente Challenger attualmente in corso di distribuzione all'esercito britannico. Esso derivò da una richiesta fatta nel 1941 di un cannone pesante per carro capace di affrontare anche i più potenti carri tedeschi; il cannone venne individuato nel pezzo da 76,2 mm (17 libbre), a quel tempo quasi al termine del suo sviluppo. Lo scafo A27 Cromwell/Centaur sembrò essere idoneo come base e si cominciò quindi a lavorare per adattarlo al progetto del cannone pesante.
Il nuovo cannone aveva bisogno di due cose: uno scafo molto più grosso, date le dimensioni ed il peso del pezzo da installare, ed un cerchio di rotolamento della torretta più largo, per assorbire la maggiore forza di rinculo. Tutti i carri esistenti in quel periodo erano troppo stretti per potervi installare un cerchio di rotolamento della circonferenza richiesta, ma allungando lo scafo esistente del Cromwell ed aggiungendo un'altra ruota portante si poté ampliare la parte interessata della torretta per consentire l'installazione del cerchio necessario. Il risultato fu il veicolo chiamato inizialmente A30 e successivamente battezzato Challenger.
Il primo prototipo fu pronto nel marzo del 1942 e, come molte affrettate improvvisazioni, non fornì buone prestazioni nelle prove iniziali. Il peso addizionale della torretta, piuttosto alta ed ingombrante, non era bilanciato dalle sospensioni allungate, il che provocò molti inconvenienti; l'installazione in torretta del pesante cannone rese il brandeggio così lento che il congegno di rotazione dovette essere riprogettato. Le grandi dimensioni del cartoccio-proietto fisso del cannone da 76,2 mm consentivano il trasporto di un numero limitato di colpi all'interno del veicolo e, per fare spazio, si dovette eliminare la mitragliatrice di prua, lasciando solo quella coassiale da 7,62 mm. Forse il problema più grosso fu che il peso complessivo risultò tale da rendere necessaria la riduzione dello spessore della corazzatura (che fu contenuto così 20 e 102 mm) ad un livello accettabile. Malgrado tutti i problemi descritti, il Challenger venne ugualmente messo in produzione in virtù del suo potente armamento in grado di distruggere qualsiasi carro tedesco esistente.
Per un complesso di ragioni, l'avvio della produzione fu peraltro lento e solo nel marzo del 1944 furono pronti i primi esemplari, cioè troppo tardi perché il mezzo potesse partecipare all'esteso programma di impermeabilizzazione necessario per lo sbarco in Normandia. Un altro colpo al programma Challenger fu dato dal fatto che l'M4 Sherman era stato adattato per l'installazione del cannone da 76,2 mm e che la nuova versione, il Firefly, aveva assunto molti dei compiti destinati al Challenger nelle prime fasi della campagna successiva allo sbarco.
Alcuni Challenger prestarono comunque servizio dalla fine del 1944 in poi. Un certo numero di esemplari fu distribuito ai reggimenti esploranti delle divisioni corazzate britanniche per fornire un supporto di fuoco addizionale ai Cromwell armati di cannone da 75 mm che, in quel periodo, erano i pezzi principali di tali grandi unità. Il Challenger II con torretta più bassa venne prodotto solo in veste di prototipo.

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