Il carro M 11/39, ritenuto surclassato già ad inizio guerra, venne utilizzato che base per tutti i successivi carri medi italiani.

Caratteristiche Tecniche
Carro Armato M 13/40
Equipaggio:
4 uomini
Peso:
14.000 kg
Motore:
SPA TM40 a 8 cilindri diesel da 125 hp
Dimensioni:
- Lunghezza 4,92 mt
- Larghezza 2,2 mt
- Altezza 2,38 mt
Prestazioni:
- Velocità massima su strada 32 km/h
- Autonomia su strada 200 km
- Guado 1 mt, Pendenza 70%, Gradino 0,8 mt, Trincea 2,1 mt

Foto: Carrì M 13/40 nel deserto nel 1941, versione semovente comando, senza torretta e con aparecchiature radio supplementari

Cenni Storici
Nel 1937 venne costruito il prototipo del carro armato M 11/39, che aveva il sistema di sospensioni del carro leggero d'assalto L3 ma con sei ruote portanti da ciascun lato. Nella configurazione era simile al carro statunitense M3 Lee, ma con un cannone da 37 mm (invece che da 75 mm) in casamatta nella parte anteriore destra dello scafo, una torretta per un solo uomo armata di una mitragliatrice binata da 8 mm. Un'ulteriore evoluzione del modello portò ad un mezzo dotato di otto ruote portanti. Questo tipo di scafo fu utilizzato come base per tutti i successivi carri medi italiani. Vennero costruiti soltanto 100 M 11/39 in quanto si ritenne che il progetto fosse già superato e, nel 1940, ne vennero inviati 70 nell'Africa del Nord dove molti vennero catturati o distrutti nei primi scontri con l'esercito britannico.
Continuando nello sviluppo si arrivò al carro M 13/40 che aveva uno scafo simile a quello dell'M 11/39 ma riprogettato nella struttura costituita di lamiera di acciaio imbullonata di spessore variabile da 6 a 42 mm. Il posto del pilota era sulla fronte dello scafo a sinistra, con a destra quello del mitragliere che azionava la mitragliatrice binata Modello 38 da 8 mm e fungeva nel contempo da radiofonista. La torretta per due uomini era al centro dello scafo, con il capocarro-cannoniere a destra e il caricatore a sinistra; il coperchio del portello, in due parti, era sul tetto della torretta. L'armamento principale era costituito da un cannone da 47/32 con elevazione di +20° e depressione di -10°; la rotazione della torretta era di 360°. Una mitragliatrice Modello 38 da 8 mm era montata coassialmente al cannone ed un'altra sul tetto della torretta per la difesa contraerei. La dotazione munizioni di bordo era di 104 colpi da 47 mm e di 3048 da 8 mm. Il motore era nella parte posteriore dello scafo e la potenza veniva trasmessa alla scatola del cambio ubicata nella parte anteriore dello scafo tramite un albero di trasmissione. Le sospensioni consistevano per ciascun lato in quattro carrelli articolati su due ruote montati in due complessi, ciascuno portato da molle a balestra e leve di raccordo semiellittiche, con la ruota di rinvio nella parte posteriore e tre rulli guidacingolo. Il carro M 13/40 venne costruito dall'Ansaldo-Fossati al ritmo di 60-70 veicoli al mese e la produzione totale fu di 779 veicoli. Esso venne ampiamente impiegato nell'Africa del Nord dall'esercito italiano, ma ora troppo stretto all'interno e si rivelò di scarsissimo affidamento all'impiego. Molti carri vennero catturati dall'esercito britannico dopo essere stati abbandonati dai loro equipaggi e furono successivamente distribuiti al 6° reggimento carri britannico e al 6° reggimento cavalleria australiano all'inizio del 1941 quando gli alleati avevano scarsissima disponibilità di carri.
Il semovente comando M 40 era essenzialmente il carro M 13/40 senza torretta e con apparecchiature supplementari per le trasmissioni. L'ulteriore sviluppo dell'M 13/40 portò all'M 14/41 e all'M 15/42.

Bibliografia: Vedi pagina contatti

 

 

Carro Medio
Fiat M 11/39 e M 13/40