L'uomo che il 5 agosto 1941 è messo a fianco del generale Budennyj per riorganizzare la difesa contro i nazisti, profondamente penetrati in Ucraina, è Nikita Sergheievic Chruscev; non è notissimo neppure all'interno dell'Unione Sovietica, seppure abbia fatto all'ombra del potente Kaganovic una carriera ragguardevole.
Nato a Kalinovka nel 1894 nel governatorato di Kursk, è figlio di contadini. Nel 1911 è lavoratore a Harkov, poi nel bacino minerario del Donetz: partecipa alla Rivoluzione d'0ttobre; nel dicembre del 1917 è deputato di Lugansk. Ma nel '41 più delle sue qualita politiche contano le sue esperienze come profondo conoscitore del territorio di guerra per avervi comandato un reparto di partigiani aggregati alla nascente Armata Rossa contro il generale "bianco" Denikin durante la guerra civile.
Nel 1924, ad operazioni concluse, il piccolo, sanguigno figlio di contadini che per tutta la sua vita non rinneghera mai questa origine che lo lega profondamente alla terra, studia all'universita di Harkov, ma Kaganovic, apprezzandone le doti politiche, lo fa entrare al Comitato Centrale del partito comunista ucraino. Cinque anni dopo è mandato all'Accademia industriale di Mosca;nel '32 è eletto segretario del Comitato della capitale sovietica.
Nel 1934 entra nel Comitato Centrale del PCUS e l'anno dopo succede allo stesso Kaganovic nella carica di primo segretario del Comitato per la regione di Mosca. Rinviato in Ucraina negli anni oscuri delle grandi purghe è l'uomo di fiducia di Stalin per piegare le tendenze nazionaliste della regione e contemporaneamente è nominato primo segretario del Comitato Centrale. Compiuta la missione ucraina con successo è eletto membro del Politbjuro nel 1939, e dirige l'operazione di annessione delle regioni orientali della Polonia nell'autunno, dopo che 1'Armata Rossa le ha occupate a seguito degli accordi Hitler-Stalin.

 
 
Foto: Chruscev nel 1959

"Barbarossa" lo fa salire alla ribalta
In quell'afoso agosto del '41 che ha gia visto il trionfo della prima fase dell'operazione Barbarossa, Stalin vuole ad ogni costo che Kiev sia difesa, mentre Chruscev è d'accordo con i generali della zona nell'organizzare una linea di resistenza più a Oriente. Gli avvenimenti danno ragione a Chruscev e, benche Timosenko (che nel frattempo ha sostituito Budennyj) tenti la difesa della capitale ucraina, questa viene abbandonata il 19 di agosto con negative ripercussioni su una serie di armate che vengono accerchiate e in gran parte annientate dai tedeschi.
Tocca a Chruscev l'anno seguente presentare alla Stavka il piano della "offensiva preventiva" di Timosenko nella zona di Harkov.
E' quindi la volta del fronte di Stalingrado, dove Chruscev è nominato membro del consiglio militare, accanto al generale Eremenko, in quella che sara la battaglia decisiva della campagna hitleriana in Russia, l'inizio della disfatta dei tedeschi. Chruscev partecipa alla difesa e alla controffensiva contro la 6° Armata di Paulus.
Successivamente Chruscev, con il grado di tenente generale dell'Armata Rossa, è a fianco del generale Vatutin sul fronte di Voronez, dopo la grande battaglia di Kursk che ha segnato la fine della supremazia dei mezzi corazzati tedeschi. E con Vatutin Nikita Chruscev è al comando delle truppe che avanzano in Ucraina nella primavera-estate del '43. Alla morte in combattimento di Vatutin, Chruscev affianca Zukov, poi Leliuschenko e infine Koniev, fino all'agosto del 1944.
Ancora in Ucraina, con incarichi politici per la ricostruzione dopo i disastri della guerra, Chruscev prepara la sua ascesa e il ritorno a Mosca che nel '53, dopo la morte di Stalin, lo portera alla carica di primo segretario del PCUS e nel '58 anche alla presidenza del consiglio. Dopo la caduta, nel '64, che ha portato I'URSS all'era di Breznev, Chruscev si ritira a vita privata, costrettovi dalla nuova dirigenza (e anche dal suo temperamento polemico) fino alla morte, a Mosca, nel 1971.

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Ten.Gen. Nikita Sergheievic Chruscev