Ben protetto e manovrabile, il SOMUA S-35 era indubbiamente il miglior carro alleato nel 1940, tanto da venire impiegati anche dai tedeschi quattro anni dopo contro gli alleati.

Caratteristiche Tecniche
Equipaggio:
3 uomini
Peso:
19.500 kg
Motore:
SOMUA a 8 cilindri a V a benzina da 190 hp
Dimensioni:
- Lunghezza 5,38 mt
- Larghezza 2,12 mt
- Altezza 2,62 mt
Prestazioni:
- Velocità massima su strada 40 km/h
- Autonomia su strada 230 km
- Guado 1 mt, Pendenza 40°, Gradino 0,76 mt, Trincea 2,13 mt

Cenni Storici

 
Foto: SUMUA abbandonato dopo essere stato danneggiato  

Quando alla metà degli anni trenta cominciò il rinnovamento dei parco carri dell'arma di cavalleria francese diverse ditte concorsero e, fra queste. la Société d'Outillage Mècanique et d'Usinage d'Artillerie, meglio conosciuta come SOMUA. Nel 1935 questa ditta presentò un prototipo di carro la cui modernità di progettazione venne subito premiata da una commessa di produzione. Ne risultò uno dei migliori, se non il migliore, veicoli da combattimento corazzati (AFV) del suo tempo divenuto noto in quasi tutta Europa come SOMUA S-35 benché la designazione dell'esercito francese fosse Auto mitrailleuse de Combat (AMC) Modèle 1935 SOMUA.
L'S-35 avevo molte caratteristiche nuove che dovevano diventare più tardi del tutto comuni ai mezzi similari. Scafo e torretta erano ricavati entrambi per fusione, in un periodo nel quale la maggior parte dei veicoli impiegavano lamiere chiodate. La corazzatura di fusione era non solo di forma idonea a fornire maggior protezione ma anche molto più spessa del consueto (da un minimo di 20 mm ad un massimo di 55 mm). Malgrado la pesantezza, il veicolo godeva di buona potenza grazie al motore a 8 cilindri a V a benzina che forniva brillanti prestazioni, mentre i grossi serbatoi interni di carburante gli assicuravano un valido raggio d'azione operativo. L'apparato radio era di dotazione normale del veicolo, in un periodo in cui erano ancora comuni i segnali a mano fra gli equipaggi dei carri. L'armamento era costituito dal cannone SA 35 da 47 mm, una delle armi più potenti di quel tempo tanto da essere considerata ancora valida nel 1944. e da una mitragliatrice coassiale da 7,5 mm.

 
  Foto: SOMUA in azione

Al momento dell'invasione tedesca nel maggio del 1940 erano stati prodotti soltanto 400 S-35, di cui 250 erano in servizio di prima linea. In azione, tuttavia, l'S-35 si comporto bene, benché rivelasse un serio difetto quando sottoposto al fuoco nemico: le due meta dello scafo superiore e inferiore, erano tenuti insieme da una giuntura orizzontale imbullonata; se questa veniva colpita da un proietto controcarri saltava e lo scafo si spaccava con conseguenze disastrose per l'equipaggio. Ma quello che contava di più a quel tempo ora l'impiego tecnico dei carro: l'S -5 aveva un equipaggio di tre uomini (pilota, radiofonista, capocarro) ed era proprio il capocarro nella sua torretta monoposto a creare problemi in quanto egli doveva, non soltanto osservare continuamente l'evolversi della situazione tattica locale, ma anche intendere gli ordini che gli giungevano per radio e contemporaneamente caricare e sparare il cannone. Troppi compiti per un uomo solo. Ciò spiega perché solo raramente poté essere sfruttata appieno la potenzialità del mezzo. Similmente ad altri carri francesi dello stesso periodo gli S-35 venivano di solito suddivisi in reparti minori, frazionati lungo la linea del fronte, e solo quando si profilava la possibilità di lanciare proficui contrattacchi contro le colonne corazzate tedesche venivano raggruppati in unita maggiori.
Dopo l'occupazione della Francia i tedeschi si impadronirono di tutti gli S-35 che trovarono e li distribuirono alle truppe d'occupazione ed ai reparti di addestramento, con la designazione PzKpfw 35-S 739(f). Alcun vennero ceduti all'esercito italiano, ma molti erano ancora in Francia all'atto dell'invasione alleata del 1944 ed entrarono nuovamente in azione ma, questa volta, in mani tedesche.

Bibliografia: Vedi pagina contatti

 

 

Carro Medio
SOMUA S-35