Ivan Stepanovic Konev, destinato a diventare uno dei protagonisti di maggior spicco tra i marescialli sovietici nella seconda guerra mondiale, nasce a Lodeino nel 1897 da una famiglia contadina di umilissime condizioni.
Dopo Un'adolescenza passata lavorando nelle campagne, la prima guerra mondiale apre nuove prospettive al giovane Ivan.
Arruolato come volontario nell'esercito zarista nel 1916, l'anno seguente ha già ricevuto la promozione a sottufficiale d'artiglieria. Con gli avvenimenti interni di quell'anno si dissolve l'esercito zarista e anche Ivan torna a casa, ma all'inizio del 1918 si iscrive al partito comunista e partecipa alla guerra civile come commissario politico, combattendo i controrivoluzionari oltre gli Urali.
Alla conclusione rimane ancora per qualche tempo nelle province asiatiche. Ma i capi dell'Armata Rossa, avendo notato le sue qualità, gli fanno seguire corsi per i gradi superiori, alternati a comandi di unità che mettono ancora più in risalto le sue qualità.
Nel '32 è all'Accademia Frunze, quando ne esce va a comandare una divisione e poi un corpo d'armata.

 


 
 
Foto: Konev e Bradley a Torgau

Dal '41 al '45 sempre sul Fronte Orientale
Raggiunge subito le unità di prima linea ed assume il comando della 19a Armata con la quale rallenta l'avanzata tedesca verso Suraj e quindi impegna coraggiosamente le soverchianti e vittoriose forze avversarie nei settori di lartsevo e di Dukhovshina. Promosso colonnello-generale l'11 settembre del '41 gli è affidata dal comando supremo sovietico la responsabilità del settore Ovest, poi, il 17 ottobre, il nuovo fronte di Kalinin. Konev partecipa alla controffensiva davanti a Mosca e il 16 dicembre libera Kalinin. Dall'agosto del '42 al febbraio del '43 ha nuovamente la responsabilità del settore Ovest del fronte.
Nella battaglia di Kursk, Konev è al comando del Fronte della steppa che costituisce la grossa riserva da buttare nel combattimento al momenxto del collasso tedesco. Il 3 agosto è proprio il suo gruppo d'armate a scattare all'offensiva verso Harkov: due giorni dopo è liberata Belgorod, mentre Harkov cade il 23.
Come comandante del Secondo Fronte ucraino Konev partecipa alla battaglia del Dnepr da agosto a dicembre del '43, poi alla liberazione dell'Ucraina "della riva destra".
I mesi successivi vedono Konev impegnato in alcune tra le battaglie decisive sul fronte orientale, da Lvov alla Vistola, che varca nel gennaio del '45, progredendo inesorabilmente verso i confini tedeschi.

 
Foto: Konev e Bradley  

Dal 1° al 4 febbraio del '45, le armate di Konev (nominato maresciallo) attraversano l'Oder. Comincia l'ultimo atto della guerra contro la Germania di Hitler e Konev partecipa anche, con Zukov, alla battaglia finale di Berlino, alla cui accelerazione da un notevole contributo. E sono ancora le truppe di Konev a incontrare gli americani sull'Elba, il 25 aprile '45. Konev guida l'ultima offensiva, il 6 maggio, contro le armate tedesche che difendono Praga. La capitale cèca è raggiunta il 9 maggio.
Dal '55 al '59 fa parte del Sòvièt Supremo. Parallelamente agli incarichi politici e militari Konev svolge una notevole attività di scrittore di cose militari. Tra le sue opere più note: L'anno 1945 e Appunti d'un comandante al fronte,1943-44. Due volte Eroe dell'Unione Sovietica e super decorato in patria e all'estero, Konev muore nel 1973. Alla sua memoria sono tributate solenni onoranze e le sue spoglie vengono sepolte dentro le mura del Cremlino, tra i "padri" dell'URSS.

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Col.Gen. Ivan Stepanovic Konev