Entrò in servizio nel 1945, un pò troppo tardi per incidere in misura di rilievo sull'andamento della guerra, ma in tempo per partecipare ad alcune azioni nel Pacifico; possedeva un armamento superiore a quello della maggior parte dei carri alleati in servizio.

Caratteristiche Tecniche
Equipaggio:
5 uomini
Peso:
in azione 41.730 kg
Motore:
Ford GAF a 8 cilindri a V a benzina da 500 hp
Dimensioni:
- Lunghezza (compreso il cannone) 8,79 mt, Lunghezza (solo scafo) 6,51 mt
- Larghezza 3,505 mt
- Altezza 2,77
mt
Prestazioni:
- Velocità massima su strada 48 km/h
- Autonomia su strada 148 km
- Guado 1,22 mt, Pendenza 60%, Gradino 1,17 mt, Trincea 2,59 mt

Cenni Storici
Il carro pesante non ebbe presso l'esercito statunitense vita facile durante la Seconda guerra mondiale. Gli americani si erano resi presto conto della necessità di un carro pesante, ma concentrarono inizialmente la loro notevole potenzialità di produzione sul carro medio, particolarmente sulle serie M3 ed M4. Un progetto promettente, il carro pesante M6, fini nel nulla proprio in conseguenza della concentrazione degli sforzi a favore dei carri medi e, dopo di allora, venne accordata al carro pesante bassa priorità. L'esigenza di un carro pesante divenne ancora di più manifesta quando scesero in campo i carri pesanti tedeschi Panther e Tiger e fu allora giocoforza rivedere la priorità assegnata al carro pesante.
Il primo prodotto della nuova generazione di carri pesanti statunitensi fu il modello sperimentale noto come carro medio T20, che aveva un cannone da 76 mm e sospensioni molto simili a quelle dell'M4. Il graduale sviluppo del modello portò a una forma di sospensioni più moderna di quella dei tipo a barra di torsione. Anche il cannone venne sostituito da un pezzo da 90 mm in torretta revisionata e, dopo un'altra serie di modelli sperimentali che culminarono nel carro pesante T26E3 (passando per i carri medi T22, T23, T25 e T26), il modello venne scelto per la produzione in serie come carro pesante M26 e denominato General Pershing (o semplicemente Pershing); ma alla data di ultimazione dell'intera serie di prove previste, solo pochi furono i carri pronti per l'impiego nella Seconda guerra mondiale. I primi M26 arrivarono in Europa all'inizio del 1945 e di questi solo un numero relativamente piccolo partecipò a qualche azione. Un numero maggiore venne inviato nel teatro dei Pacifico, ma all'epoca in cui giunsero su tale teatro c'era rimasto poco da fare per un carro pesante.
L'M26 contribuì, in sintesi, ben poco alla Seconda guerra mondiale, ma il modello fu il risultato a lungo termine dell'esperienza degli anni di guerra passati. Forse per la prima volta in un carro statunitense venne data sufficiente considerazione alla corazzatura (spessore minimo 12 mm massimo 102 mm) ed alla potenza di fuoco. Con il suo cannone da 90 mm, destinato in origine ad essere impiegato come arma contraerei, l'M26 possedeva un armamento uguale a quello di qualsiasi carro contemporaneo e superiore a quello della maggior parte dei carri alleati in servizio.
L'armamento secondario era costituito dalle tre mitragliatrici standard: una da 12,7 mm e due da 7,62 mm. L'M26 aveva peraltro alcuni difetti di progettazione: la forma della torretta fu oggetto di critiche per la sua tendenza a "catturare" i colpi e l'aver mantenuto la mitragliatrice di prua venne considerato, perfino allora, una specie di anacronismo (nei modelli successivi infatti, fu rimossa).
L'M26 fu, in realtà soltanto il capostipite di una nuova generazione di carri statunitensi; dopo il 1945 fu gradatamente sviluppato in vari modelli, compreso l'M47, fino all'M48 Patton (tuttora in servizio nell'esercito Usa e negli eserciti di altri Paesi).
L'M26 venne impiegato su larga scala la durante la guerra di Corea e per lungo tempo fu uno dei tipi principali in forza ai reparti dell'esercito statunitense assegnati alla Nato in Europa. L'M26 diede anche origine, nel periodo postbellico, a molte varianti ed a modelli ibridi.

Bibliografia: Vedi pagina contatti

 

 

Carro Pesante
M26 Pershing