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SU-76
JSU-12, JSU-125
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Caratteristiche
Tecniche
Equipaggio: 2 uomini
Peso: 3.300 kg
Motore: GAZ AA, oppure GAZ M-1, a benzina
da 40 hp
Dimensioni:
- Lunghezza 3,78 mt
- Larghezza 3,33 mt
- Altezza 1,63 mt
Prestazioni:
- Velocità massima su strada 40 km/h
- Autonomia su strada 170 km
Armamento:
- Una mitragliatrice da 7,62 mm oppure un cannoncino ShVAK da 20 mm
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| Foto:
Il T-38 che appare a sinistra nella foto in apparenza era molto diverso
dal T-37 e facilmente riconoscibile: la torretta era montata in posizione
eccentrica, sulla sinistra, ed il posto del pilota era spostato verso
destra. |
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Cenni Storici
Poiché già dal 1934 era apparso evidente che il progetto di
base del carro armato leggero anfibio T-37 era ormai superato, a Mosca un
apposito gruppo di lavoro smontò praticamente da capo a fondo il carro
cercando cosa si potesse fare per migliorarlo ed ammodernarlo. Il risultato
degli studi del gruppo fu un veicolo, conosciuto come T-38, in apparenza molto
diverso da T-37, in realtà molto poco progredito rispetto al modello
originario di quest'ultimo.
I T-38 era impostato sulla stessa concezione generale del T-37; la composizione
dell'equipaggio rimase invariata, ma la posizione della torretta fu spostata
verso sinistra e la posizione del pilota verso destra. Il T-38 era più
largo del T-37 ed offriva migliori prestazioni di galleggiamento; manteneva
inoltre l'armamento del T-37 (un'unica mitragliatrice da 7,62 mm) ed il complesso-
propulsore dell'autocarro GAZ AA.
Il primo T-38 fu costruito nel 1936; la produzione in serie ebbe inizio l'anno
successivo e proseguì fino al 1939 raggiungendo il numero di circa
1300 esemplari. Durante il ciclo di produzione furono introdotte alcune modifiche,
la prima delle quali diede origine al T-38-M1, una versione nella quale venne
introdotto un nuovo sistema di trasmissione, risultato peraltro troppo complicato
per la produzione in serie. Seguì il T-38-M2 che fu accettato perché
utilizzava il complesso-propulsore ed il motore dell'allora nuovo autocarro
GAZ-M1. Un'altra modifica, intesa ad assicurare una maggiore potenza di fuoco,
riguardò la sostituzione della mitragliatrice con un cannoncino ShVAK
da 20 mm.
Quando, durante la campagna finlandese del 1939-1940, i T-38 entrarono in
azione accanto ai T-37, misero in chiara evidenza i loro punti deboli: i carri
erano, in sostanza, troppo leggermente protetti, talché perfino le
pallottole di mitragliatrice potevano perforarne le sottili corazze e metterli
fuori combattimento. Se non furono immediatamente ritirati fu soltanto perché,
in quel periodo, non vi era altro con cui sostituirli, anzi i T-38 continuarono
ad essere impiegati fino al 1942, andando incontro a gravi perdite.
Nel tentativo di continuare a sfruttare gli impianti di produzione del T-38,
fu compiuto uno sforzo per potenziare il mezzo aggiungendovi corazze supplementari,
ma con risultati di poco più vantaggiosi rispetto alle prestazioni
del modello originario, ed il progetto venne abbandonato.
Il T-38 fu comunque utilizzato per alcuni interessanti esperimenti riguardanti
il telecomando radio: i carri armati leggeri T-26, imbottiti di esplosivo,
avrebbero dovuto essere diretti contro ponti, o altri obiettivi, da distruggere
e quindi fatti esplodere medianti impulsi radio inviati da un T-38 appositamente
attrezzato con radio speciali (al mezzo venne addirittura attribuita una nuova
designazione: NII-20). Si ha notizia di tale impiego del veicolo come mezzo
di demolizione durante la campagna di Finlandia, ma non risulta se esso abbia
avuto o no successo.
Bibliografia: Vedi pagina contatti
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Carro Anfibio |