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    Vatutin, eroe dell'Unione Sovietica
    II "momento di gloria" per il generale d'armata sovietico Nikolaj 
    Fedorovic Vatutin si ha nel momento culminante della guerra russo-tedesca, 
    in quella Operazione "Cittadella" che diede origine alla piu colossale 
    e nello stesso tempo classica battaglia di mezzi corazzati di tutti i tempi: 
    in un certo istante risultano impegnati, da una parte e dall'altra, un totale 
    di forse 4500 carri armati, PzKpfw IV, Tiger e Panther e i mostruosi Ferdinand 
    contro i T-34 e i Kv-2. E' il luglio del 1943, un'estate particolarmente torrida, 
    il campo di combattimento è una ondulata pianura a grano e girasoli. 
    Vatutin ha avuto informazioni precise sulla "risolutiva" offensiva 
    che Kluge e Model si apprestano a scatenare nel cosiddetto "saliente 
    di Kursk", che è come un coltello piantato nel fianco della Wehrmacht. 
    Chiede e ottiene via libera, almeno fino a un certo punto, dalla Stavka e 
    da uno Stalin sempre diffidente.
    In questa occasione Vatutin rivela, a giudizio concorde dei critici militari 
    di tutti i paesi, uno straordinario senso dell'opportunita tattica. Per primo 
    escogita la manovra di far arretrare la prima linea difensiva poche ore prima 
    dell'attacco awersario, cosi che le fanterie tedesche troveranno il vuoto 
    davanti a se; nello stesso tempo da' il via a una tremenda contropreparazione 
    d'artiglieria sul raggruppamento d'assalto germanico, un martellamento che 
    non ha confronti nemmeno nella battaglia di Berlino dell'aprile '45. Almeno 
    tremila bocche da fuoco si trovano schierate l'una quasi accanto all'altra, 
    soprattutto pezzi anticarro e le temibili Katiuscie. Quindi si scaglia al 
    contrattacco con gruppi speciali da lui ideati di cui fanno parte artiglierie 
    da campo, semoventi, ancora Katiuscie, autocarri colmi di truppe. E' una lotta 
    feroce, che si protrae quasi senza interruzioni per otto giorni; Vatutin alla 
    fine è costretto a ritirarsi di una ventina di chilometri, ma presto 
    riconquista il terreno perduto, e vince.
II 
    nome di Vatutin è ormai famoso in tutto il mondo.
    La sua carriera era stata regolare, quasi emblematica per gli ufficiali superiori 
    dell'Armata Rossa. Nato a Cepukino, nei pressi di Voronez (1901) da una umile 
    famiglia contadina, aderisce gia nel 1917, quindi all'eta di sedici anni, 
    alla rivoluzione bolscevica e si batte in Ucraina, durante la guerra civile, 
    contro le bande anarchiche, i famosi "verdi" di Makhno. Segue quindi 
    i corsi di istruzione alla scuola superiore interarmi di Kiev e all'accademia 
    militare Frunze. Nel 1938 e capo di Stato Maggiore della regione militare 
    di Kiev. All'inizio dell'invasione tedesca viene mandato, in data 30 giugno, 
    sul fronte di nord-ovest che copre Leningrado, e successivamente, promosso 
    colonnello-generale, e destinato alla testa del fronte di Voronez, dove deve 
    arginare in qualche modo (e risultera ben difficile), l'irruzione tedesca 
    in direzione di Harkov.
    Dopo la battaglia di Kursk, alla quale abbiamo gia accennato, guida la vittoriosa 
    controffensiva di Certikov-Cernovskij contro le armate corazzate di Rauss 
    e di Hube. II 29 febbraio 1944, mentre si reca al Quartier generale di Cernia-kovskij, 
    all'uscita di Miliatin, la sua automobile cade nell'imboscata di una banda 
    di nazionalisti ucraini che operano praticamente a sostegno dei tedeschi. 
    Si difende da solo a colpi di mitra, ma è gravemente ferito. Poi arrivano 
    i soccorsi e viene trasportato all'ospedale da campo di Rovno, poi a Kiev. 
    Ma tutto è inutile, muore due mesi dopo, il 15 aprile.
    Titolare degli ordini di Lenin, della Bandiera Rossa, di Suvorov e di Kutuzov 
    di primo grado, Vatutin sarà proclamato a titolo postumo "Eroe 
    dell'Unione Sovietica" nel 1963. La citta di Kiev, dove Vatutin è 
    stato sepolto il 17 aprile 1944, gli ha innalzato una statua di bronzo di 
    fronte al Dnepr. 
  
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